Tutti i cocktail sparkling, che utilizzano le bollicine per rendere più vivace la serata oltre che stuzzicare il palato, nascono da questo drink, inventato nel 1889 da un giornalista americano, Mr Dougherty.
Una gara di mixology con i suoi colleghi giornalisti newyorkesi , fu la scusa per creare una nuova ricetta di cocktail che attrae sia gli amanti dei distillati sia quelli che assaporano al meglio il vino. La sua fu un’intuizione, come quella che può arrivare ad un barman esperto oppure a chi ha frequentato un corso da barman e vuole mettersi alla prova.
Cognac e Champagne, miscelazione da un’intuizione
Dougherty pensò bene di aggiungere del Cognac e dello zucchero allo Champagne, tenendo conto del fatto che già il Cognac è contenuto in questo vino nel liqueur d’expedition e lo zucchero nel liqueur de tirage.
Il liqueur d’expedition è uno sciroppo di alto tenore di zuccheri, che viene utilizzato come ultimo tocco al vino spumante (dosage) per aumentarne la concentrazione di zuccheri. Nella vinificazione con metodo classico è composto da zucchero di canna disciolto nel vino, in alte proporzioni (500-750 g /l). La ricetta, però, varia a seconda del produttore ed è costituita sia da vino e zucchero sia da distillato e zucchero come nella regione dello Champagne in cui viene utilizzato il Cognac.
Il liqueur de tirage, invece, è dato da una miscela di vino, zucchero di canna, lieviti e sostanze minerali, aggiunta ai vini per far ripartire la seconda fermentazione.
Sulla base di tali nozioni, lo Champagne Cocktail fu pensato per essere preparato dal barman con un tocco di elemento aperitivo, l’Angostura, amaro quanto basta per correggere il sapore e renderlo unico.
Un cocktail di successo nei primi anni del secolo scorso, soprattutto negli anni Trenta, che ebbe anche diverse varianti ma, sopratutto, è stato riscoperto da pochi anni per amore dei cocktail vintage, che molti bartender dediti alla mixology e gli aspiranti barman nei locali più raffinati, propongono ai propri clienti come drink ricercato e dal simbolico retrogusto esclusivo.
La ricetta dello Champagne Cocktail
- 100 ml di champagne
- 10 ml di Cognac
- alcune gocce di Angostura
- 1 zolletta di zucchero
Il cocktail va presentato nel flûte, tipico bicchiere per il servizio dello Champagne.
Le varianti dello Champagne Cocktail, per barman creativi
Il drink può essere preparato anche con il Grand Marnier, al posto del Cognac e del brandy. Questo liquore è praticamente un Cognac più aromatizzato, mediante il gusto intenso delle arance amare delle Antille.
Un sentore di agrumi che rende lo Champagne Cocktail elegante e dal tocco internazionale, rimandando ad un mix tra l’Europa raffinata dello Champagne e gli aromi vivaci dell’America Centrale.
Imparare a creare cocktail e drink con un corso da barman
Come preparare uno Champagne Cocktail in modo impeccabile? Di certo non basta solo una ricetta cocktail per riuscire a creare un drink perfetto, ma è necessario apprendere le corrette tecniche di bartending, utilizzando le attrezzature idonee, dai misurini ai bicchieri.
Tutto questo percorso che porta a diventare un barman esperto nella preparazione cocktail, può essere seguito tramite un corso per barman, che sia un corso barman esperto nella miscelazione avanzata oppure un corso dedicato al flair e allo speed working.
I cocktail come lo Champagne Cocktail, come abbiamo visto, provengono da una tradizione di mixologist e, per diventare esperti nella miscelazione, Accademia Barman propone corsi barman per la miscelazione avanzata.
Si tratta di corsi barman dedicati alla liquoristica e alle tecniche di base relative alla miscelazione per creare cocktail vintage e contemporanei di nuova invenzione.
Nel programma del corso sono presenti percorsi di studio teorico e molte esercitazioni pratiche con veri alcolici, tenuti da docenti esperti nella miscelazione.